Il vicino può sporgere querela!

Secondo la Cassazione chi produce odori che superano la normale tollerabilità, è colpevole del reato di “getto pericoloso di cose”. Per la puzza di fritto, di barbecue, di spazzatura, di escrementi animali o altro si rischia il penale, con l’arresto fino a 1 mese e l’ammenda fino a € 206. Non si scherza.

La sola  condizione necessaria è che la puzza sia “molesta” per i nasi delle persone e per questo, deve superare la “normale” tollerabilità.
Il  giudizio ultimo spetta al giudice, che discriminerà sulla base di quanto sia intensa la puzza e di quanto si insinui negli appartamenti, senza sconti per privati o attività commerciali di ristorazione o meno. Definire la soglia di puzza tollerabile non è un fatto tecnico, il giudice può avvalersi della sola testimonianza dei vicini di casa.

esempi:

La torrefazione

Sentenza 12019/2015, la Corte di Cassazione. Condanna l’amministratore delegato di una torrefazione, a incriminare l’imprenditore è bastata la testimonianza degli abitanti della zona che riportavano una tal puzza di caffè bruciato tanto orrenda da indurre i conati.

La pizzeria

Sentenza 45225/2016,  condanna la proprietaria di una pizzeria colpevole di aver prodotto puzze percepite anche dal funzionario della ASL e dal tecnico dell’Agenzia regionale per l’ambiente, chiamati ad accertarne l’entità.

Gli animali

Tema molto sentito nella nostra città, con la sentenza 45230 del 3 novembre 2014, la Cassazione condanna il proprietario di un cane  i cui escrementi sistematicamente lasciava abbandonati negli spazi comuni.

In generale basta che la presenza di animali determini esalazioni maleodoranti che superano il limite della normale tollerabilità perché possono essere imputate le sanzioni ai proprietari per la  mancata adozione di tutele adeguate ad arrecare disturbi e molestie ai vicini.

L’odore di cucinato

Attenti anche alle nostre cucine, perché anche l’odore delle nostre preparazioni può sporcarci la fedina penale tanto si evince dalla sentenza 14467/2017 della cassazione.

LA PUZZA IN CONDOMINIO E’ REATO?